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Siamo sicuri di voler utilizzare Threads?

La nuova applicazione di Meta, Threads, ha fatto discutere il Parlamento Europeo soprattutto per le sue politiche sulla privacy.

by Elia Tessari

Meta, proprietaria dei social network Facebook e Instagram su tutti, sta bloccando il lancio della sua nuova applicazione Threads nel mercato europeo, scopriamo il perchè.

Threads è la nuova applicazione di Meta creata per contrastare X (ex Twitter) e quindi aggiudicarsi anche quella fetta di utenti che fruivano del social di Elon Musk, aggiudicandosi un quasi completo “monopolio” nel settore dei social network occidentale.

Occidentale, perché l’avvento di TikTok (social network creato in Oriente) ha causato un duro colpo a Meta aggiudicandosi sempre più grandi fette di utenti grazie alla sua fruibilità ed intrattenimento.

Come mai Meta ha deciso di rimandare, o addirittura annullare, il lancio di Threads?

Pare che dietro le ragioni di questa scelta ci siano le politiche stringenti, in materia di privacy, dell’Unione Europea.

Infatti, si legge che Threads possa fruire di dati sensibili come le informazioni finanziarie e la posizione geografica dell’utente. Funzioni che hanno portato a galla le molte perplessità del Parlamento Europeo.

La riflessione che vorrei evidenziare oggi con voi è proprio la materia “privacy”.

In un mondo ormai globalizzato e digitalizzato come il nostro, in cui il tasso medio di tempo che un utente dedica ai social network sta crescendo, questa parola dovrebbe farci riflettere, portando all’attenzione la nostra persona. Sì, perché come ben sapete tutti voi non c’è nulla di gratuito.

Infatti, piattaforme come Instagram, Facebook e Whatsapp possono risultare “gratuite” ma, se guardiamo più nel profondo, scopriamo che i nostri dati, e quindi la nostra persona, vengono intaccate senza che nemmeno ce ne accorgiamo.

Una domanda, quindi, mi sorge spontanea: noi vogliamo veramente essere sempre più “spogliati” dei nostri dati per vivere l'”esperienza utente”?.

Vi lascio all’articolo di Instagram sulla privacy policy a questo link

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